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(13.04.2016)
I disturbi dell’apprendimento nei bambini e nei ragazzi adottati sono stati al centro dell’intervento della dott.ssa Daniela Cazzari, psicologa e psicoterapeuta dell’Associazione Il Melo,  sabato  2 aprile nella sala polivalente del Comune di Torino in via Leoncavallo 23

I bambini adottati hanno maggiori possibilità di sviluppare un Disturbo Specifico di Apprendimento. “Le ragioni . ha spiegato Daniela Cazzari – sono di ordine genetico, ambientale e, spesso, sonoriconducibili al suo adattamento nel “qui ed ora”. Le difficoltà di ordine psicologico che si accompagnano normalmente al Disturbo Specifico di Apprendimento sono amplificate, nel caso del bambino adottivo, dagli eventi traumatici che hanno caratterizzato la sua prima infanzia, primo fra tutti la ferita dell’abbandono”.

Un evento traumatico, l’abbandono, che va a peggiorare il quadro clinico del Disturbo Specifico di Apprendimento, emergendo anche in termini di “schemi maladattivi”  e comportamenti non adeguati che erano funzionali nel contesto preadottivo e che adesso non lo sono più. Tali comportamenti vengono talvolta messi in atto in maniera non consapevole in virtù di modalità operative interiorizzate e che riemergono attraverso la memoria implicita. “Per questo motivo – ha spiegato Daniela Cazzari –  è importante cogliere i segnali che riportano all’evento traumatico e sfruttare le occasioni che il bambino-ragazzo offre per poterlo elaborare, a seconda dello scenario che ci troviamo davanti. L’accessibilità all’evento traumatico non è infatti possibile in tutte le fasi di vita della vita del bambino perché in un primo momento egli è impegnato ad adattarsi al nuovo ambiente. In tal caso aiutarlo a superare le difficoltà scolastiche derivanti da un Disturbo dell’Apprendimento è importante per aiutarlo a percepire un senso di autoefficacia e migliorare la sua autostima; elemento che lo rafforzerà per affrontare più efficacemente la rielaborazione dei vissuti preadottivi quando sarà il momento”.