(20.02.2016)
Una più stretta collaborazione tra la Regione Piemonte e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per il Piemonte e Valle d’Aosta per rafforzare la vigilanza sulle strutture che ospitano i minori e contrastare quelle non autorizzate.
E’ quanto previsto dal “Protocollo d’Intesa tra la Regione Piemonte e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Piemonte e Valle d’Aosta per la promozione di strategie condivise e attività di raccordo e collegamento in materia di vigilanza sulle strutture residenziali per minori ubicate sul territorio piemontese” che è stato sottoscritto venerdì 19 febbraio a Torino, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, dell’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari e della dottoressa Anna Maria Baldelli, Procuratore capopresso il Tribunale per i minorenni di Torino (nella foto a destra).
Il Protocollo, della durata di 2 anni, costituisce uno strumento importante per proseguire nel percorso di collaborazione già intrapreso tra Regione e Procura. L’obiettivo è potenziare l’attività di controllo sulle strutture autorizzate che ospitano minori, così da valorizzare quelle che realmente pongono in essere interventi educativi e di crescita dei minori, facendo emergere le strutture che ospitano minori senza alcuna autorizzazione.
Spiegano gli assessori Antonio Saitta ed Augusto Ferrari: “Oggi in Piemonte sono 187 le strutture che ospitano minori, con una media di dieci posti letto, che saranno tenute a trasmettere ogni mese alle Commissioni di Vigilanza l’elenco degli ospiti. Ora prenderanno il via incontri periodi per coinvolgere maggiormente le Commissioni di Vigilanza. L’obiettivo è attivare modalità operative strutturate che garantiscano lo scambio di informazioni e la collaborazione, al fine di migliorare gli standard qualitativi delle comunità di minori, consentendo così di rendere omogenea l’attività di vigilanza e di controllo sul rispetto delle normative e dei requisiti strutturali, gestionali ed organizzativi, superando alcuni problemi che erano emersi nel passato. Il Piemonte è la prima Regione a dotarsi di un Protocollo con questa caratteristiche, un primo passo per rendere più efficiente il sistema di vigilanza che riguarda non solo i minori ma anche il mondo degli anziani”.
La dottoressa Anna Maria Baldelli ha sottolineato come “le Commissioni di Vigilanza devono lavorare più a stretto contatto, perché diventa tutto più facile se c’è collaborazione. Dal confronto nascono migliori metodi e tipologie di interventi a tutela dei minori, perché non dobbiamo mai dimenticare che la comunità deve essere prima di tutto un luogo di protezione”.
La firma del protocollo èstata anche l’occasione per ribadire il ’no’ del Piemonte alprogetto del Governo di abolire i Tribunali e le Procure per iminori. “Sarebbe un grave errore – dice Saitta – come ribadirà il presidente Chiamparino alla prossima Conferenza Stato-Regioni”